Pagine

giovedì 9 agosto 2012

Giorno numero 8

Il giorno numero 7 si è concluso con Fiorellino che non riusciva a prendere sonno a causa di una bronchite che aveva l'aria di degenerare in una crisi asmatica, e relativa insonnia per me e Yuen, fino alle 2 di notte, quando presi dal panico per le pessime condizioni di Fiorellino abbiamo chiamato un "dottore a domicilio", impauriti dalla possibilità di un'emergenza notturna... " ma se le viene una crisi asmatica, ma quanto ci vorrà a raggiungere un ospedale? "

Il racconto della visita notturna di una equipe medica thailandese che arriva alle 3.20 a.m. in un albergo per visitare una bambina di 5 anni a rischio di crisi asmatica varrebbe un post tutto suo..... ma oggi vi basti sapere che Fiorellino ha la bronchite, ma sta bene.

Contro ogni aspettativa, dopo una notte movimentata, il giorno numero 8 è stato molto positivo. Fiorellino, Eddie ed io abbiamo cominciato la giornata al carinissimo Café Tartine, gestione franco-thailandese, una rassicurante e buonissima colazione, tavolini all'aperto, e abbiamo poi girovagato per visitare alcuni posti che offrono attività extra scolastiche per bambini.

Siamo poi come ogni giorno approdati al nostro futuro appartamento, per verificare se gli ultimi lavori richiesti fossero stati effettuati, e cominciare a svuotare le nostre enormi valigie. Da un paio di giorni mi chiedo se la scelta dell'appartamento, su cui mi sono sentita di convincere Yuen con argomenti forti, sia stata ottimale o affrettata...e ad oggi non lo so, me lo continuo a chiedere. Abbiamo scelto un building vecchiotto, almeno per gli standard di Bangkok, in stile thailandese, che gode di un enorme prato ed una bellissima piscina condominiali, ed è una specie di paradiso in cui vedi i bambini sfrecciare in bicicletta e monopattino e quasi non ti sembra di essere nel centro di Bangkok. Durante il mio blitz per scegliere casa, ad Aprile, ed arrivando da Ginevra (La Città a misura di bambino per eccellenza!) mi ero sentita sicura rispetto al valore di quel prato e di quell'ambiente bambino-frienldy ma ora, dopo una settimana qui, mi chiedo se ci staremo bene. Forse qualcosa di piu' asettico, nuovo, sarebbe stato meglio?

Nel pomeriggio abbiamo conosciuto Doris (o almeno credo si chiami Doris....), una simpatica ragazza svizzera arrivata a Bangkok da soli 3 giorni insieme alla sua famiglia, un marito e due bambini dell'età di Eddie e Fiorellino. Parlano francese, e a Fiorellino non sembrava vero di poter comunicare di nuovo con facilità. Fiorellino dice di avere paura della nuova scuola, perché teme di non capire l'inglese, di non poter comunicare con maestre e bambini. Ma io so che dopo 2 mesi correggerà la nostra pronuncia, e non avrà nessun problema di comunicazione! 

Doris(forse) ci ha invitato a pranzo a casa sua domani, e ci andremo con piacere. Il giorno numero 8 è stato intenso e positivo, e si è concluso con la nostra prima esperienza sulla BTS, il famoso sky train. In pieno monsone di fine pomeriggio, ci siamo avventurati su un tuk tuk fino alla fermata piu' vicina della BTS, ed abbiamo scoperto che sarà una risorsa importante per evitare il traffico folle. I bambini adorano i tuk tuk, e prendono tutto cio' che è nuovo come un gioco.

In questi primi 8 giorni ho imparato ancora poco di Bangkok, qualcosa di nuovo su me stessa, ma moltissimo sulla nostra equipo e sui nostri due figli. Il mio pensiero felice, oggi, il cosiddetto lato positivo, è aver scoperto che siamo un'equipo molto unita, molto forte. Ho scoperto che i bambini sono ancora piu' flessibili e pieni di risorse di quanto pensassi. Ho scoperto che possono sopportare il caldo, le zanzare, il rumore, la fame, la bronchite ed il monsone, che riescono a camminare in vie incasinate e sporche senza battere ciglio, che non si lamentano nei momenti di difficoltà, e riescono comunque e sempre a trovare le energie per sorridere e giocare. Ho scoperto che entrambi sono pronti per molto di piu' di quello che hanno vissuto fino ad ora: sono pronti per viaggiare per esempio. Sono pronti per scoprire il mondo. Sono pronti per il disordine e la confusione. Durante questa prima settimana ho visto i miei figli e mio marito da un'ottica diversa, ed ho scoperto nuovi lati di tutti e tre.

Sabato abbandoniamo questa nostra prima casa provvisoria, e ci trasferiamo laddove cercheremo di ricreare una cuccia, un rifugio dalla follia di questa città che non dorme mai.

Questa sera, prima di addormentarsi, Eddie non mi ha chiesto quando torniamo a Ginevra, ma mi ha detto un "segreto" in un orecchio: "Mamma, lo sai, non vedo l'ora di salire su un elefante".

Forse cominciamo ad ambientarci.


3 commenti:

  1. Bello questo racconto, interessante Quante sorprese ci riservi la vita se lasciamo aperture ai pregiudizi

    RispondiElimina
  2. Non credo di avere pregiudizi,piuttosto abitudini molto radicate e diverse da questa realtà!e poi ognuno di noi è diverso!

    RispondiElimina