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mercoledì 5 settembre 2012

37. Ma non sono i giorni, che sono solo 35.

Te l'ho detto che quando ti ascolto parlare in inglese con i tuoi nuovi amici mi si riempie il cuore di gioia e di ammirazione, per quanto ci provi, per quanto ti impegni, per quanto hai già imparato? Che quando ti vedo correre in braccio a questa nuova signora che ci aiuta, Nila, e che quasi non conosci, ma che sai diventerà parte della famiglia, in qualche modo, mi rendo conto che hai bisogno di amore, di sicurezze? Di "famiglia allargata".

Ti vedo sorridere per nulla, per piccole cose, gioire per questa casa ancora vuota, senza tutti i tuoi oggetti, ricordi, foto, giochi, la casa che "abbiamo scelto bene mamma, diventa ogni giorno piu' bella"; gioire perché la mattina si prende il tuk tuk, perché per fare danza ti metti il tuo tutu bianco, perché hai finalmente le tue scarpe da danza, meravigliose ed ovviamente rosa. Ti adoro quando uscendo dal bagno mi chiedi se mai rivedrai i tuoi amici, quando mi chiedi se mi ricordo dei giochi che facevi a Ginevra. I tuoi disegni, i tuoi bigliettini, i cuori e gli I LOVU mi scaldano il cuore. Impari a leggere, in inglese. Impari a scrivere in inglese. Ma se fino a ieri parlavi francese? Ma come fai? "Ma perché quando dici I si scrive E? E 'sto alfabeto, ma perché ci sono tre alfabeti? ".

Oggi quando mi hai chiesto come si scrive "I LOVE PLAYING FUNNY GAMES WITH DADDY" ho capito che oramai pensi con una testolina tua, hai capito chi ti puo' dare cosa, hai preso quella strada che ti porterà velocemente a diventare grande. Mi chiedo come sia possibile che un giorno, forse, non avrai piu' voglia di avermi tra i piedi, di parlarmi di te, di condividere. Come è possibile che un giorno, forse, non sapremo piu' passare tempo insieme con piacere?

Te l'ho detto che adoro fare tutto con te? Scegliere il colore dello smalto da mettere per la cena del mio compleanno, e sapere in anticipo che sarà una qualche tonalità di rosa, andare a nuotare, andare a fare la spesa, andare allo zoo, montare sugli elefanti. Viaggiare e cantare. Adoro quando mi dici come mi devo vestire, quando reciti a memoria Giovannino Perdigiorno. Ti adoro quando vuoi mangiare sushi a merenda. Mi sei simpatica, mi fai ridere, mi fai commuovere. Hai il cuore grande. Sei forte, sei una roccia.

E poi ci sei tu, Martino testadura (che pero' è l'unico a trovare il tesoro nascosto alla fine della strada che non porta in nessun posto). Tu che hai 3 anni ma sai sempre chiaramente cio' che vuoi, che strilli forte perché sai che sei nato per secondo, e che per farti spazio devi essere un po' piu' aggressivo. Tu che mi guardi e mi dici che sono bella, che mi dai i baci e che "mamma darsi i baci è bellissimo". Tu che se potessi non dormiresti mai, che ogni nanna è una lotta. Tu che il pannolino lo toglierai a 10 anni, perché adesso ce n'è sempre una, di scusa, perché io ti metta un pannolino. Tu che hai un senso dell'umorismo straordinario, che ridi come Eddie Murphy, che provi a farti voler bene in ogni modo, che ti impegni a non spingere, a non "tappare" (= picchiare); tu che hai fatto viola una parete di camera nostra. 'Li mortacci!!
Tu che conosci tutti gli animali, con precisione. Tu che vorresti essere Barbazoo ma forte come Barbaforte. Tu che hai montato un elefante, e già sogni di montare un cavallo, " ma stavolta grande". Tu che "quando saro' grande voglio giocare a foot" e che "domani posso mangiare una caramella? domani?".  Tu che piangi ogni mattina quando ti lascio all'asilo, e piangi cosi' forte che uscire da quella scuola è un supplizio per me, mamma italiana doc. Tu che mi sorridi quando ti ritrovo, raccontandomi di quanto ti sei divertito. Tu che fai le pernacchie sonore e sputacchianti a tutti i thaliandesi che ti danno carezze, buffetti e ti chiedono di essere fotografato. Tu che fai pernacchie a tutti. Tu che se qualcuno che non conosci prova parlarti dici "I am not your friend". Tu che sei ancora cosi' piccolo, anche se noi spesso ce lo dimentichiamo. Tu che quando ti svegli ed esci dalla camera, e cammini con il culetto all'infuori, con il doudou che ti penzola da una mano, e vieni verso di me con quel viso addormentato e gli occhi pieni di vita mi fai venire le lacrime agli occhi.

Vi amo come solo una madre puo' amare i suoi bambini e sono orgogliosa di festeggiare con voi, domani, questo mio 27esimo  37esimo compleanno che è di gran lunga uno dei piu' belli della mia vita. Vado a dormire completamente distrutta dal caldo e dalla stanchezza, ed emozionata come un bambino la sera prima di Natale, pronta a svegliarmi un po' prima per preparare il nostro moelleux au chocolat e festeggiare con voi.

P.S. Se poi domani sera poteste addormentarvi alle 7.30 precise senza fare storie, pianti, senza chiedere di leggere un decimo libro, beh vi potrei amare ancora di piu'.... perché sapete, alle 8.30 p.m. ho un impegno con il vostro Papà!


7 commenti:

  1. Se volevi farmi commuovere ci sei riuscita in pieno! un abbraccio e tanti auguri!

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  2. Ciao Silvia, compagna di avventure srilankesi emozionanti... Il tuo blog è splendido, come lo è l'avventura che stai vivendo con la tua famiglia (e per cui un po' ti invidio...). Ti auguro di trascorrere un compleanno spettacolare, e spero di vederti presto... Magari nella nostra amata Torino... O chissà, magari in giro per il mondo... Un abbraccio. Francesca (con Giorgio, Bianca e Marina).

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    1. Franci! Cara Franci! Vi penso spesso perché ripenso a tutti i nostri discorsi su dove mettere radici, penso all'idea del libro (ti ricordi?), ai miei appunti intervistando Giorgio! Bei ricordi! Speriamo di vederci presto, davvero! Un abbraccio a tutta la ciurma.

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  3. scopro con moltissimo piacere il tuo blog... tanti auguri (anche se un pochino in ritardo) e complimenti per i tuoi pargoletti, perchè da come li descrivi hanno proprio un che di speciale!

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    1. Ciao e grazie mille! Domani mentre saro' chiusa in casa a ricevere scatoloni faro' un giro sul tuo blog!

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