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mercoledì 22 agosto 2012

Alla ricerca di una nuova routine - giorno 22

Le giornate qui cominciano prestissimo. Alle sei il gallo canta (ma se non cantasse il gallo lo farebbe di certo qualche cantiere) e la giornata parte... un quarto d'ora di esitazioni, di sbadigli, stiracchiamenti, e poi via. La luce comincia ad entrare nella stanza molto presto, credo verso le 5 e mezza, ed alle 6 la luce cerca di entrare in casa da ogni fessura. La luce del mattino è molto bella, come ovunque del resto. Io adoro la mattina presto.

La colazione rimane il momento piu' bello della nostra routine familiare, il momento in cui ci ritroviamo, tutti di buon umore, tutti riposati e carichi, ognuno "ordina" la combinazione preferita, e via! Poi c'è la fase "siamo in ritardo" in cui solitamente caccio urla, corro per la casa guardando l'orologio, con lo spazzolino da denti in una mano e la spazzola per Fiorellino dall'altra, urlando ad Eddie di vestirsi e poi di mettere le scarpe. C'è da dire che qui ci si veste poco, quindi il tempo di preparazione è piu' che dimezzato. E' una sensazione di libertà magnifica, che avevo già provato in Sri Lanka. Un vestitino, sandali infilati sulla soglia di casa, e via. Pronti. Favoloso.
Dicevo... dopo le urla, solitamente, se riusciamo ad uscire in tempo è fatta, tornano quiete ed allegria.

La scuola è vicinissima a casa, ma il tragitto è comunque impegnativo per gente sempre in ritardo come noi, perché la via è molto trafficata ed i marciapiedi non esistono...per cui correre con tutti e due tra una bancarella che vende pollo alla griglia, una moto che ti fa il cosiddetto pelo e mille macchinone per ora mi pare impossibile! Allora ci giochiamo la carta tuk tuk, che ai bambini piace e diverte da morire!
Abbiamo scelto una scuola, l'Early Learning Centre che è veramente un angolo di paradiso. Piccole casette thai in legno immerse in un giardino tropicale, palme da cocco, frangipane... bambini di paesi, nazionalità, lingua diversi, accompagnati da mamme, papà, tate. Maestre/i di nazionalità svariate, tanto tantissimo spazio all'aperto dove giocare, giocare e giocare. Devo dire che il posto è meraviglioso, e non solo per quanto riguarda strutture e spazi all'aperto. L'atmosfera è gioiosa, colorata, familiare.  La scuola ha sposato il metodo Reggio children, un approccio pedagogico davvero interessante che riflette perfettamente (ed ovviamente arricchisce) quello che (urlate a parte) vorrebbe essere il nostro approccio educativo. OK. E' una scuola privata internazionale dove le rette sono mostruosamente alte, ma devo dire che l'attenzione ad ogni aspetto dello sviluppo del bambino è entusiasmante.

A volte poi abbiamo dei fuori programma: la mattinata a scuola è partita con un incontro ravvicinato con una compagna di Fiorellino che la mobbizza da un paio di giorni perché non parla inglese: ho dovuto dirgliene quattro!

Lasciare Eddie all'asilo per ora è la parte meno piacevole della nuova routine, perché urla e piange cosi' forte che piuttosto di lasciarlo mi mangerei una di quelle cosce di pollo grigliate lungo la strada! In realtà a fine mattinata lo ritrovo entusiasta, quindi tutto bene, passerà anche per lui questo momento di up and down.

Le mie giornate sono ancora molto disordinate, in pratica faccio quello che c'è da fare di piu' impellente: spesa, acquisti per la casa, iscrizioni varie, amministrazione, burocrazia...e poi si', qualche vizietto...che so, un massaggio thai, oppure cerco attività da cominciare appena i ritmi del resto dell'equipo saranno consolidati. Bangkok è una città in cui la fase numero 1, dell'ambientamento superficiale, si sta rivelando piuttosto semplice. Probabilmente un po' l'esperienza aiuta, certo. Ma poi qui è facile orientarsi, le persone sono molto disponibili, aperte, gli espatriati sono ovunque; è facile girare con taxi, sky train, tuk tuk o a piedi. L'unico vero ostacolo è il traffico, che è terribile ed imprevedibile, che sai a che ora parti ma non sai quanto tempo ci vorrà per andare dove devi, e tornare. (Ansia).

Non ho ancora avuto tempo e modo di vagare per Bangkok senza meta, e non vedo l'ora di farlo. Vorrei perdermi in qualche mercato o quartiere piu' autentico del nostro, piu' thai, piu' "verace".

Per ora ho deciso che per la prima volta dopo decine di anni voglio dedicarmi ad attività sportive di vario genere con costanza e metodo. Questo è il mio obiettivo numero uno. O adesso o mai piu'. Quando mi capiterà un'altra volta di avere tutto il tempo che avro' qui a Bangkok? E poi, sento di averne bisogno! Gli anta si avvicinano.
E cosi', lunedi' prossimo Doris ed io (si chiamava poi proprio cosi', Doris!) iniziamo una serie di sedute con il personal trainer...non vedo l'ora, solo all'idea mi viene cosi' tanto da ridere che ne sarà comunque valsa la pena. E martedi' comincio Yoga. Tié. Cosi' oltre ad avere il bronzo costante saro' pure fisicata!

Le giornate disordinate sono lunghe ed intense, spesso mi dimentico di pranzare, vado avanti e indietro come una pazza, e mi regalo giusto pochi minuti di tranquillità per ordinare i pensieri. Dalle 12 in poi sono in compagnia di Eddie, alle 2 p.m. recupero Fiorellino, e poi via con il pomeriggio. La sera i nani vengono messi a letto alle 7.30 p.m., ed anche se a me dalle 8 p.m. in poi "casca la testa", come adesso, cerco di passare qualche minuto da sola, nel silenzio surreale che ci ha regalato questa casa.

La notte pare di essere nella giungla, e lo so che vi sembrerà esagerato, ma non lo è! I rumori degli animali sono cosi' forti che mi sveglio piu' volte di soprassalto! Ancora non posso credere che siamo al centro di Bangkok: uccelli tropicali, rane, grilli, il gallo. Pare davvero di essere nella giungla sulle tracce di Mowgli (gallo a parte, e camion della spazzatura a parte... che verso le 4 del mattino ruba gli altoparlanti alle rane).

Buona notte Bangkok.

P.S. Oggi è arrivata la equipo car. Fiorellino ha detto (testuali parole e tempi verbali) "peccato! se no papà poteva comprare un tuk tuk, lui si sedeva davanti a guidare, noi ci mettevamo dietro..".

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