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venerdì 31 agosto 2012

Giorno 31. Ed inizia uno dei miei mesi preferiti.

Eddie dorme. Dorme!!!

E' l'1.30 p.m. e lui dorme. Lui mi a detto "ciao mamma, buona notte" e si è addormentato. Forse ha la febbre o l'hanno drogato a scuola.

Io sono SOLA, nel silenzio (insomma, silenzio, si fa per dire! Sopra la testa trapanano, accanto a noi riparano il tetto di una casa, ed a 300 metri costruiscono un palazzo...).

Le nostre giornate sono intense, molto intense. Ieri pomeriggio ho urlato e pianto quasi tutto il pomeriggio. Alla faccia del metodo Reggio, di Brazelton, di John Grey. I bambini erano indiavolati, fuori controllo, nervosi ed arrabbiati. Per fortuna Yuen è tornato presto, ed alle 6.50 i due mostri dormivano. Si'. 6.50 p.m. 
Non mi ricordavo piu' cosa volesse dire non avere mai nessuno che ti aiuta, che ti toglie qualche fastidio, che guarda i bambini quella mezz'ora in cui vuoi uscire a comprare il latte perché l'hai dimenticato; cosa volesse dire andarne a prendere uno alle 12, uno alle 2.30 p.m., e poi essere con loro tuttoilpomeriggiotuttiipomeriggi. E' faticoso. Bello. Bello, ma intenso. Se poi ci metti che sono entrambi ancora un po' sfasati, disorientati e parecchio nervosi, è tutto ancora piu' intenso.

Devo dire che la settimana inizia ad essere organizzata bene per tutti quanti. Fiorellino si è iscritta ad un corso di Bollywood dance! Che ridere, che bellezza! E che mosse! 

Ho cominciato il mio programma fitness con Doris ed il personal trainer, sono entusiasta e sconvolta da quanto sono rigida! Abbiamo cominciato ieri ed oggi quasi non riesco a muovermi! Ho talmente male alle gambe ed alle braccia che questa mattina sono "dovuta" andare a fare un massaggio thai. Costretta. 
Un'esperienza mistica. Sono andata ad una delle scuole Wat Po, la prima scuola di medicina tradizionale e massaggi thailandesi, nata in un tempio che non ho ancora avuto tempo di visitare, il Wat Phra Chetuphon o "Wat po"/"Wat pho" per l'appunto.  

Durante quest'ora meravigliosa di massaggio pensavo a quante vite diverse ho avuto la fortuna di vivere fino ad oggi. Una vita torinese per 26 lunghi anni, l'unica vita che credevo possibile ma che mi soffocava, a momenti.  Poi una vita molto solitaria, di malessere, tristezze, di ricerca, di domande. Tanti anni di lavoro come unico fulcro delle mie giornate, delle mie scelte; di ritmi di lavoro intensi, di viaggi, di esperienze interessanti. Di scoperte. Di incapacità di condividere. La mia Roma, amata ed odiata, o meglio Roma amata che avrei voluto vivere in modo meno solitario, perché è una città stupenda. Poi Roma con gli occhi dell'amore, l'inizio di una vita familiare, cominciata ben prima dei bambini, perché poi quando capisci che vuoi creare la tua famiglia con qualcuno tutto parte già diversamente, la famiglia la senti anche quando sei coppia. Con tutti gli alti e bassi del caso. 
Poi nuovi paesi. Lo Sri Lanka per lavoro. E poi Ginevra per seguire il cuore. 
Poi 3 anni da mamma e solo mamma, davvero niente altro che mamma e moglie. E poi la fortuna di un lavoro part time, grazie al quale riesci a gestire (gestire forse è un parolone) lavoro e famiglia con un alto grado di soddisfazione perché ti sembra di poterti dedicare a tutto cio' che ami: famiglia, e lavoro. Puoi continuare ad usare il cervello ma anche andare a prendere i figli a scuola, giocare con loro al parco. Viaggiare sola ma anche accompagnare tua figlia alla gita con la sua classe. Magnifico.

Ed ora Bangkok. Bangkok che è partita in modo molto diverso da tutte le esperienze precedenti. Perché se girovaghi oramai da qualche anno, per fortuna hai imparato  qualche trucchetto per adattarti velocemente. Per fortuna tu sai cosa ti occorre assolutamente per stare bene, per non annegare, per trovare la tua strada e la tua dimensione. E poi devo dire che con i bambini è tutto piu' semplice, perché il ritmo te lo danno inevitabilmente loro, la scuola è un luogo di incontro per bambini e mamme che condividono lo stesso tipo di esperienza, le stesse emozioni, le stesse gioie,  problemi, le stesse paure. Se poi hai la fortuna di avere degli amici che a Bangkok ci hanno vissuto e che ti hanno dato dei consigli e delle informazioni fondamentali, allora fila tutto ancora piu' liscio. 

A Bangkok dopo 31 giorni vivo con la sensazione che in Sri Lanka ho cominciato a sentire dopo 8 mesi, e che mi aspettavo di ritrovare qui: la sensazione di quanto la mia vita sia ancora "aperta", le carte ancora nel mazzo. Mi pare che tutto sia possibile, accessibile. E' l'opposto di quello che sentivo a Ginevra, dove tutto mi sembrava inaccessibile. E non intendo economicamente. Non posso dire che sia semplice vivere qui, almeno per ora, ma posso dire che tutto mi pare possibile. Ed è una sensazione meravigliosa. Che risveglia i miei istinti, i miei entusiasmi, le mie curiosita'. 

Dopo 31 giorni ho già tante idee e progetti da realizzare. Bangkok mi piace. 

Anche se ieri pomeriggio guardavo gli annunci delle case in vendita a Torino...


2 commenti:

  1. Meno male! Anche tu sei umana!!!!!! Pensavo di essere solo ip che sbotto e urlo.

    Derrik

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  2. Guarda che io urlo in continuazione! Altro che umana!

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