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venerdì 20 febbraio 2015

La carne.

Mi sono tolta da Facebook.
L'ho fatto.
Da quando ho disattivato il mio account, l'ho già riattivato 10 volte. Una droga.
A me Facebook piace, ma devo disintossicarmi, prendere le distanze, darmi un po' di disciplina.
Scrivere un post su un blog quando non sei piu' su facebook è come scrivere sul diario segreto, chiuderlo a chiave e nasconderlo in un cassetto.
Ma va beh, io scrivo perché é terapeutico.

Se poi magari qualcuno mi legge e mi vuole postare su facebook, beh, grazie!

Nel frattempo ho capito perché non mangio carne.
Quando ero piccola la carne non mi piaceva. Il dispetto piu' grande che mia madre potesse farmi era cucinare carne. Ma a quel tempo non c'era molto margine per negoziare con le madri, la carne la mangiavi punto e stop!

Con il tempo, le polpette, l'arrosto ed il pollo arrosto di mia madre sono diventati tra i miei piatti preferiti, il famoso comfort food, quei piatti che tua madre cucina benissimo e che hanno il sapore della tua famiglia.
Poi ho avuto un fidanzato che mi ha fatto amare il McDonald. Mi rendo conto ora che piu' che l'hamburger amavo lui ed il rito di uscire la sera, una volta alla settimana, per andare al McDonald, portarlo a casa e mangiarlo davanti ad un film.
Poi ho cominciato ad essere io quella che comprava il cibo per se stessa. Ecco, la carne proprio non l’ho mai comprata. A me quella vaschetta sanguinante proprio non è mai andata giu’. Poi ho cominciato a cucinare per Yuen, e la carne ogni tanto sentivo di doverla comprare, e cucinare. Per lui, carnivoro sfegatato. Specie carni bianche, che mi fanno meno senso di quelle rosse.

Alcuni anni dopo ho passato un paio di capodanni in una campagna toscana bellissima, in una casa in cui la tradizione legata alle vacanze di Natale vuole che si mangi salciccia cruda con stracchino, arrosto di maiale, salumi. Il meccanismo è stato lo stesso del McDonald, la compagnia, l’atmosfera, la festa, sono stati piu’ forti dei miei gusti.

Una sera Fiorellino, 6 anni compiuti, ha cominciato a rifiutare la carne, perché « quella vera » viene dagli animali morti, ed « io gli animali morti non li voglio mangiare ». "Fair enough", dicono gli inglesi. Chapeau, dicono i francesi. Pensandoci, figlia seienne, anche io non amo mangiare gli animali morti, non mi è mai piaciuto. Se vedo un pesce cucinato con ancora testa ed occhi posso anche svenire. Se devo toccare la carne sanguinolenta, il mio stomaco si contrae. Fiorellino ha poi ricominciato con gli animali, colpevoli il prosciutto cotto italiano, il salame, ed il sushi.

Ho smesso anche io di mangiare carne e pesce, per piu’ di un anno e mezzo non ho toccato né carne né pesce. Complice anche Umberto Veronesi, che ha scritto dei libri bellissimi sul perché essere vegetariani è, secondo lui, quasi un dovere.

Nel frattempo ho anche avuto un bambino nella pancia, ho partorito ed allattato. E sono stata benissimo. Ho fatto solo due eccezioni : tonno nei panini della mia amica Lena, e bacon nella quiche.

Una domenica, lo scorso dicembre, a pranzo da un’amica, ci è stato proposto del salmone affumicato, e mi sono sentita il leone di Madagascar...come si chiama già...ho iniziato a sbavare, letteralmente sbavare, ed a sentire che il mio corpo era attratto da quel pesce in modo irresistibile ! L’ho mangiato con gusto e quasi « bisogno ». Da allora ho ricominciato a comprare e mangiare pesce, occasionalmente.

Ieri chiacchieravo con una delle persone interessanti e di grande ispirazione che ho conosciuto a Bangkok, una crudista di vecchia data, una donna sapiente, che mi spiegava che il miglior modo per conoscere i gusti dei tuoi figli fin da quando sono piccoli, di sapere quali cibi sono giusti per i loro organismi, è dar loro la scelta. Banale ? Mica tanto !

Metti un mango, una banana ed un mandarino, tutti ancora con la buccia, sul vassoio del tuo bambino, vedi quale tocca e cerca di mordere, e tac! sbuccialo! E’ geniale. E funziona ! Antjie mi spiegava che il nostro corpo ed i suoi bisogni cambiano quotidianamente, cosi’ come i nostri gusti, che sono legati ai nostri bisogni.

E pensandoci bene, questo è il motivo per cui ora mangio pesce, ogni tanto. E per cui ho mangiato le salcicce con lo stracchino ed il vino rosso. Mentre ora il vino mi fa venire le macchie in viso. Ed è per questo che da qualche anno non riesco a bere piu’ di un caffé al giorno, perché il mio corpo lo rifiuta.

Ho anche ripensato ad uno dei concetti piu’ belli che ho studiato nelle ultime settimane : siamo esseri viventi, ed il nostro continuo cambiare, crescere, cercare nuovi equilirbi, è cio’ che ci distingue dalle macchine. Un essere vivente che smette di crescere ed evolvere, muore.

E’ come se nel giro di poche settimane fossi riuscita a spiegare me stessa a me stessa!

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