Quella granc--o di Cenerentola...

Partire all'una e mezza di pomeriggio con tuo marito ed in tre ore essere a Parigi. Sapere che hai 24 ore davanti, e che devi godertele tutte, senza riserve.

Assaporare quella libertà che da quando hai i figli ti sembra un lusso, con quella leggerezza che non ti ricordavi.

Girare in bici per Parigi, sul lungo Senna e nel Marais, al tramonto,  con qualche goccia che bagna l'asfalto, e con il cielo ancora chiaro.

Fermarsi da Chez Marianne, tavolino fuori, vino bianco ed atmosfera di gioia, atmosfera primaverile.
Ascoltare due universitarie parlare dei loro amori, e pensare a quanto sei lontana da quella fase della vita, e poi ridere di quelle storie assurde e complicate, e renderti conto di quanto sei piu' serena adesso.

Tornare a piedi verso l'albergo, qualche striscia di cielo ancora chiara, e chiacchierare, e ridere. Ritrovarsi.

Sapere che a casa hai due tesori che ti aspettano, e che sono in ottime mani. Che stanno già dormendo sereni.

Sentirti quella granculo di Cenerentola, e goderne con ardore, senza vergogna e senza paura.
Felicità assoluta.





Inserisco questo post nella sezione Mamma a Ginevra perché:


1. Parigi dista 3 ore di treno da Ginevra e secondo me, a questa distanza, è il posto migliore dove una coppia possa fare il pieno di bellezza, umanità, arte, storia, romanticismo
2. perché per me, durante l'esperienza ginevrina, ha rappresentato la "riconquista della libertà", la prima città in cui ho ri-viaggiato con un'amica dopo aver avuto i figli
3. e poi perché penso che tutte le coppie debbano ritrovarsi, ogni tanto; interrompere i ritmi serrati del quotidiano, e scappare, insieme, per riscoprire perché si sta insieme.  Ed a Parigi ci si ritrova anche solo in 27 ore. Da fare.